Bruciore, arrossamento, gonfiore e dolore. Sono i sintomi tipici dell’infiammazione, una reazione naturale dell’organismo. Può essere innescata da una lesione oppure da un’aggressione esterna a carico di un tessuto o di un organo. In pratica è una reazione dell’organismo che mette in atto nei confronti di traumi, ferite o agenti patogeni esterni. La risposta infiammatoria può essere di tipo generalizzato, cioè che interessa l’intero organismo. E’ il caso, ad esempio, di malattie con una base autoimmunitaria come la psoriasi e le artriti.

Quali sono i sintomi e le cause dell’infiammazione

L’infiammazione localizzata, la forma più comune, è solitamente associata a dolore, calore, bruciore, arrossamento o gonfiore a carico della zona interessata. Dei fenomeni infiammatori di carattere sistemico, invece, possono essere associati ad un malessere generico come quello della classica influenza. L’infiammazione può essere causa da un trauma o dall’uso eccessivo di un muscolo o di un’articolazione.

Le infiammazioni articolari associate a malattie reumatiche croniche, come artriti e artrosi, se non adeguatamente trattate, possono invece determinare una degenerazione irreversibile dei tessuti articolari e delle superfici ossee. Le infiammazioni sistemiche persistenti tendono ad aumentare quindi il rischio cardiovascolare, facilitando il verificarsi di eventi acuti gravi come infarto cardiaco e ictus.

Com’è possibile curare i fenomeni infiammatori

Quando l’infiammazione è localizzata e compare in modo occasionale è possibile ricorrere ai farmaci antinfiammatori. Se è presente anche una ferita, invece, la situazione può complicarsi con un’infezione batterica che va curata con antibiotici. Se però i sintomi dell’infiammazione non migliorano, o addirittura peggiorano, dopo quattro o cinque giorni è necessario consultare il proprio medico per individuare dei trattamenti più specifici e procedere agli accertamenti del caso.

I pazienti che soffrono periodicamente di infiammazioni muscolo scheletriche e contratture per ridurre il rischio di recidive è importante imparare ad assumere una postura corretta mentre si è seduti e mentre si dorme, mantenere il peso corporeo nella norma, praticare regolarmente attività fisica moderata e seguire cicli di fisioterapia.

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